sabato 5 ottobre 2013

Api

Bene , gli accordi per il terreno sono presi , 3000 mq a nostro uso , o per meglio dire per le api . La situazione attuale è sempre su di un unica famiglia , che per ora vive pacifica , abbiamo controllato pochi giorni fa e sembra tutto apposto , in questo periodo abbiamo notato che in un telaio solo con foglio cereo non hanno costruito , ma in compenso hanno sgranato cera , a noi cambia poco , lo abbiamo tolto e stretto il nido , magari il capitano ha ragione di compattare la famiglia . Parlando in giro con amici e conoscenti di questa nuova avventura , si sono incuriositi , le domande vengono a centinaia e ci chiedono di venire a guardare, noi volentieri li accompagniamo e spieghiamo loro quello che sappiamo , sono dei brevi momenti ma l' intensità e tanta , sarà per la tensione che le api provocano vedendone tante in un punto solo . Da questi brevi momenti ci viene un idea , perchè non condividere questa esperienza con gli altri ? Ebbene nasce il progetto APE PER AMICA , almeno attualmente così si chiama . Vogliamo rendere lo spazio a disposizione come un luogo di incontro tra amanti delle api , che per spazio o per altri motivi non si lanciano nell' esperienza , faremo un percorso da primavera ad autunno con tutte le fasi della disciplina apistica ma non proprio la convenzionale . Sperimentiamo il senso di adotta un arnia con la differenza che da noi te la costruisci , la segui e se le cose vanno bene ne trai qualche cosa a fine stagione , con calma poi cercherò di illustravi meglio l' idea. Detta così piace a molti e ci sono gia dei partecipanti e per rendere vero il tutto siamo in procinto di aprire un associazione . Per ora lavoriamo sul formare un minimo di didattica che poi esamineremo tutti assieme , con nozioni prese dagli apicultori di zona ( tradizionali/razionali ) ed esperienze che vanno dai topbar alle arnie del popolo ( Warrè ) , stiamo reperendo materiale (legno ) per fare i campioni delle arnie che poi dovranno costruire i partecipanti e cerchiamo di apprendere quanto più possibile , poi sarà un esperienza collettiva . Strada facendo e nei momenti di ritrovo , si abbozzeranno anche argomenti di riflesso , che vanno dall' orto in tutte le sue forme alla decrescita e vedremo cosa succederà . Vi aggiornerò su varie ed eventuali . Saluti Mattia ALMAIOMA

5 commenti:

  1. Ho fatto l'apicultore una vita e posso dire che le api sono meravigliose e danno anche soddisfazioni.

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  2. Quello che penso lo scritto in questo post http://isognidiharlock.blogspot.it/2013/10/il-percorso-giusto.html

    ciao

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  3. Saluti ,
    Fermala , io sono all' inizio ma penso sia tutta verità quello che dici .
    Capitano , ho letto il post , e fatico a capire l' umore che avevi , ma è frutto di un tuo pensiero e lo rispetto .
    Posso capire le perplessità o dubbi nel voler cambiare metodi e mi piace l' idea che bisogna partire da dove siamo con la conoscenza del momento , a questo proposito da inesperto totale ma probabile teorizzante , parto con tre metodi , sperimento e controllo , poi se mettiamo le paure di infestare il mondo di patologie ..... mi gratto un po la testa .
    Ho un testo di Thum , che spiega l' avere api e seguirle al naturale , cerca di dire che fare controlli spesso sia poco favorevole alla loro vita , come "" farmaci "" usa solo delle tisane di erbe varie nel periodo autunnale/invernale e in 20 anni del suo lavoro non ha visto grossi prob. e se ci sono stati le api hanno reagito .
    Nonn è un testo sacro ma mi piace l' idea di seguirlo usando Warrè e topbar , nelle razionali farò il lavoro dell' apicultore , non ho da fare ricavato è solo sperimentare , spero di riuscire a vedere le differenze e poterle raccontare .
    Penso che come periodo apistico ora mai siamo alla fine , ma per poter confrontare idee potrebbe essere un ottimo momento .
    Saluti e grazie
    Mattia

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  4. Non volevo drammatizzare troppo, il mio era più un consiglio dopo gli sbagli che ho fatto io. Forse non sai che avevo perso le famiglie per peste americana, e quando capita è un trauma!!
    Concordo sul fatto che i controlli frequenti non sono molto "apprezzati" dalle api, per questo è bene avere una buona preparazione per poter diagnosticare un eventuale patogeno al primo colpo, Questo è più difficile con una warrè piuttosto che su una razionale.

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  5. Ola capitano ,
    so della peste americana e capisco che non è cosa gradita , ti ringrazio per l' avvertimento .
    Di certo , come tutti commetterò degli sbagli e su di questi ne faremo tesoro come tu ne hai fatto su i tuoi.
    So che nella Warrè e in topbar si fatica a individuare le varie patologie e non c'è molto in merito di scritto , ma come già detto provo con le teorie di thun e vediamo cosa succede , in caso e a malincuore il fuoco risolve in fretta .........
    A presto Mattia .

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