Come già detto tante volte , il nostro progetto iniziale è basato sulla famiglia , il cambio di luogo , delle abitudini e molti dei modi di fare quotidiani .
Come siamo arrivati a definire la grande famiglia ???
Noi tutti del maioma , si partiva ai fine settimana , si saliva in valle e come dei turisti si girava , si cercava casa e molto tempo si perdeva , non sapevamo dove andare e cosa fare , apparte gli appuntamenti sempre di corsa .
A volte ci sentivamo persi …., i pensieri erano molto positivi sul come agire ma ci mancava la conoscenza : dei luoghi , delle persone , dei ritmi ( che in realtà sono molto più lenti della frenesia veneta ) , all' inizio ci si muoveva tra agriturismo e trattorie locali , dove come degli assetati di sapere si scambiavano parole con qualsiasi persona , cosa che si è rivelata molto buona nel tempo .
Piano piano la gente del paese cominciava a ricordare le nostre facce o forse ricordava più facilmente il nostro accento , ma apparte un paio di chiacchere e due risate nulla di più , per i primi periodi .
Un giorno seduti al tavolo di una trattoria arriva una ragazza , semplice e cortese , dal nulla si cominciò a parlare di perché eravamo in valle , cosa facevamo , in breve raccontammo la misera storia del nostro approdo e di quello che si cercava di fare .
Tempo un oretta e arrivata la fine del pranzo ci alziamo , andiamo verso la cassa e dietro il bancone riesce questa ragazza ci saluta e un po di nascosto dal titolare si mette in un angolo e ci ferma : “” ascolta “” mi dice “” scambiamoci i numeri di telefono che non si sa mai “” .
Noi come altre volte scriviamo il tel. E si pensa quando mai ci risentiremo !!!
Così é stato per sei mesi , un giorno il tel. suona ed é proprio lei : “” ciao , come va ??? dove siete di bello ?? “” ci dice della possibilità di vendita di una casa , ci dice dove andare e ci saluta “”allora se tornate , sentiamoci , ciao ""
La nostra storia continua di viaggio in viaggio , il tempo passa e finalmente arriva il terreno , sono passati altri sei mesi e noi siamo in valle per iniziare i lavori estivi di pulizia , parlo con Valeria e in accordo chiamiamo la ragazza .
Gli spiego chi sono , mi riconosce e le chiedo se voleva fare u giro dove avevamo comperato , risposta affermativa , prima di mezzogiorno arrivano , si , arriva tutta la loro famiglia ( 4) che noi non si conosceva .
Cosa dire , l' imbarazzo si é fatto sentire a volte o almeno lo percepivamo noi , mille domande a cui cerano mille risposte , perchè parlando si capiva che loro non erano dei veri valligiani ma riabitanti di quei luoghi , una pausa pranzo fatta tutti assieme , un po di formaggio e pane ma in quel momento erano le cose più buone del mondo .
Arrivando al pomeriggio ci invitano per l' indomani a pranzo da loro , noi non sappiamo la strada “” come facciamo ad arrivare ? “” , allora optano per farci vedere la strada , arrivati al parcheggio ci dicono “” scendete il sentiero e la prima casa che incontrate è la nostra “” , due sguardi con la ragazza ai bimbi che già stavano per scendere tutti assieme “” dai venite giù così siamo certi che non vi perdete “” .
In quel momento sembrava quasi conoscerci da sempre , una percezione che non si riusciva ad avere con il “boy” , ma appena ci mostrarono casa e io con lui a girare tra la terra e i piani di casa cambiò rapidamente .
Un legame ci stava stringendo , era tutto basato tra scambi di energie , situazioni non convenzionali
e noi ci lasciavamo prendere da questa onda invisibile , risultato che il pomeriggio diventò cena .
Alla fine di questa particolare giornata i saluti , i primi abbracci e... “” ci si sente , miraccomando quando venite su chiamate “” , musica per noi , che finalmente un punto fermo in quella valle quasi sconosciuta lo stavamo avendo .
Non vi dico le varie emozioni della sera inoltrata , non ci sembrava vero , un piccolo passo in quel progetto che integrava anche il conoscere chi vive in valle .
Da qui tutto andò in crescita , tornai dopo tre settimane con mia figlia , telefonai e mi sentii dire “” se non venite a dormire qui , mi incazzo “”” , queste le parole del boy .
Figuriamoci la gioia , degli amici nuovi che ci tengono ad approfondire la ns. conoscenza , fui felice , molto felice e credetemi se vi dico che da quel momento il legame comincio veramente a stringersi .
Noi stavamo li , si contribuiva ai lavori di tutti i giorni e mezza giornata si stava nel nostro terreno , questo continuò così per tutte le volte che andavamo in valle , che fossi io da solo o che fossimo tutti , anzi , quando eravamo tutti andava ancora meglio .
Tutto continuò in questo modo per molto tempo e per molte avventura , fin che arriviamo ad oggi , che in parte è ancora così , con la differenza che la grande famiglia è veramente una grande famiglia , ora ci prendiamo anche i nostri spazi e lasciamo a loro i loro spazi , come succede quando cresce un figlio e lo fai camminare da solo , il rapporto e lo dico veramente è quasi da fratelli /sorelle , ora non si chiede , si fa , si agisce con un armonia che nemmeno se fossimo nati tutti assieme ci sarebbe , c'e' una continuità nel nostro crescere e conoscere , collaborazioni e sogni che in parte ci accomunano e ancora di più è che il giro di amici si è espanso a macchia d' olio , nella valle ogni km. Si conosce qualche persona e ogni persona cerca aiuto e da aiuto , si cerca di stare assieme sempre più ,è per questo che ad ogni pranzo non si è mai in meno di 20 persone ….....
Smetto o tutto diventa insopportabile , per noi i ricordi che riaffiorano ma per voi due palle che si ingrossano .
Concludo :
la grande famiglia si è trovata forse per sbaglio o forse è il destino che la manda , ma sono certo su quel che dico , come allevi animali o cuccioli di uomo occorre serietà e impegno , con gli amici è uguale , se non li segui tutto va a perdersi .
Ho letto :
se c'è qualcosa che eleva l' anima è avere un amico .
Se c'è qualcosa che lo eleva ancora di più è essere amico. (R. Vagner )
Tutto fa parte del progetto : permacultura , tagliare alberi , pulire , grande famiglia e seguire il tutto ,
se vogliamo ,cominciamo a capire che la vita non è poi così male .
Bel racconto di belle e sincere amicizie. ciao
RispondiEliminaciao
RispondiEliminaquesta è una delle nostre fortune .
Ci piace, la storia ci piace!! Ci sono diverse "Grandi Famiglie": quella degli amici lontani che non vedi quasi mai, quella degli amici del tempo passato che a volte reincontri e basta uno sguardo che vieni trasportato in una frattura spaziotemporale, quella degli artigiani di strada che trovi nel tempo nomade, quella elfica ... , quella....
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